Bisogno di energia? Il caffè non è l'unica bevanda stimolante: ci sono le tisane energetiche.
Dal Sud America arriva il mate o matè, detto anche tè del Paraguay perché è la bevanda nazionale di questo Paese. Un po' in tutta l'America Latina trova estimatori, tra i quali anche Papa Francesco.
Questo infuso, che si prepara con le foglie, di un albero imparentato con l'agrifoglio, che vengono raccolte fra maggio e ottobre, essiccate a fuoco lento e sminuzzate.
Il mate viene preparato per infusione, spesso gustato in una sorta di rito (proprio come facciamo noi con il caffè) in un apposito recipiente, la bombilla, in cui viene inserita una cannuccia con dei fori. Noi possiamo semplicemente berlo in una tazza come per il tè: per ogni persona si mette in acqua fredda la quantità che sta in un pugno chiuso, portare ad ebollizione e spegnere la fiamma non appena l'acqua accenna a bollire.
Per chi cerca la comodità c'è la versione in bustine da usare come il tè.
Il mate è uno stimolante nervoso, ma senza gli effetti negativi che può dare il caffè. Contiene quantità variabili di caffeina, da 0,15 a 1,5%, ma nell'infuso se ne ritrova solo una piccola percentuale. Così, a parità di dosi la tazzina di mate offre circa la metà della caffeina di quella di caffè. È perciò utilizzabile come stimolante e corroborante in caso di astenia, stanchezza, convalescenza. Ma i suoi impieghi non finiscono qui.
Oltre alla caffeina, il tè del Paraguay contiene buone percentuali di clorofilla (6,2g per 100g contro i 2,2 del tè e l'1,3 del caffè), una sostanza dalle proprietà antianemiche e antiossidanti – queste ultime vanno ad aggiungersi ai polifenoli, altri antiossidanti. Contiene poi minerali (calcio, fosforo, potassio, manganese, magnesio e ferro), proteine, vitamine del gruppo B e la C.
Varie ricerche hanno individuato nel matè la capacità di abbassare il colesterolo, i trigliceridi e la concentrazione di glucosio, indicandolo come una bevanda potenzialmente capace di prevenire il diabete, le malattie cardiovascolari e l'obesità (pare che sia pure in grado di ridurre la sensazione di fame). Anche le sue proprietà antiossidanti sono sotto osservazione.
L'erba mate che vendiamo in bottega è prodotto in Brasile grazie al progetto Coperamate, una delle organizzazioni più importanti del Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra (MST).
Il matè può rivelarsi una gradevole alternativa al caffè, ma a patto che non si esageri con il consumo. Infatti l'abuso può causare palpitazioni, insonnia, nervosismo, problemi respiratori, minzione frequente. Per quanto riguarda il rischio di tumori correlato al consumo, uno studio del 2011 accusa piuttosto sostanze chimiche estranee come il benzopirene. Meglio quindi affidarsi al prodotto biologico del commercio equo-solidale, perciò prodotto nei luoghi di origine nel rispetto delle condizioni ambientali e lavorative.
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