Sul finire dell'estate è stato depositato un progetto di legge per il riconoscimento istituzionale del commercio equo e solidale in Emilia Romagna. Nelle prossime settimane prenderà il via il processo di consultazione.
Alla fine della primavera le organizzazioni di commercio equo e solidale della regione che aderiscono ad AGICES hanno inviato una lettera/appello a Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia Romagna.
La lettera, inviata dopo una serie di contatti preliminari con alcuni consiglieri regionali, conteneva la richiesta di avviare anche in Emilia Romagna un percorso di consultazione di tutti gli attori regionali che operano nel mondo del fair trade con l'obiettivo di giungere, entro la fine della legislatura, all'approvazione di una legge sul riconoscimento istituzionale del commercio equo.
"[..] Nel corso di questi ultimi anni, l'AGICES si è impegnata - insieme all'Associazione AssoBotteghe e Fairtrade Italia - per l'approvazione di una legge di riconoscimento isituzionale del fair trade, anche attraverso l'approvazione di leggi regionali di settore [..] Questo sforzo ha dato buoni frutti: a livello nazionale con la stesura e la presentazione di un testo di legge tra i più avanzati e innovativi tra i paesi dell'Unione Euroopea e a livello regionale con l'approvazione di leggi regionali ad hoc in Liguria, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Trentino Alto Adige. Infine, sono stati già depositati progetti di legge in regioni significative cone Lombardia, Veneto e Piemonte [...]
Riteniamo che la nostra regione, con una lunga tradizione nella mutualità cooperativa, nella cooperazione internazionale decentrata e nella coesione sociale tra organizzazioni della società civile e produttiva con le istituzioni locali sia il luogo ideale dove avviare un percorso di riconoscimento istituzionale del commercio equo e solidale [...]
Qualcosa, dopo la pausa estiva, sembra essersi messo in moto e sul finire del mese di settembre, partecipando ad un seminario regionale sul tema della ristorazione solidale, l'Assessore regionale al Turismo e Commercio Guido Pasi ha comunicato ufficialmente la presentazione, da parte della Giunta, di un progetto di legge per "lo sviluppo del commercio equo e solidale in Emilia Romagna" che recepisce ampiamente le richieste formulate dal mondo del fair trade.
Il testo proposto ricalca, in larga misura, le disposizioni approvate da altre Regioni e, dopo aver riconosciuto la funzione del fair trade nella promozione dei valori di giustizia sociale ed economica e di un modello produttivo fondato sulla cooperazione e sul rispetto per le persone e per l'ambiente, definisce gli obiettivi della Regione: favorire una maggiore informazione nei confronti dei consumatori, promuovere una maggiore diffusione dei prodotti fair trade e sostenere, anche economicamente, iniziative e progetti finalizzati a sviluppare il commercio equo e solidale sul territorio regionale.
Il percorso a ostacoli della legge
Adesso la proposta di legge passerà in Commissione e, terminata la fase di consultazione e di discussione, dovrà essere votata dalla Assemblea Legislativa.
Tutto bene, quindi? Indubbiamente siamo soddisfatti, come organizzazione che da quindici anni opera sul territorio per promuovere il commercio equo e l'economia solidale, del riconoscimento che ci giunge dalle istituzioni regionali ma sappiamo anche che il percorso per arrivare all'approvazione della legge, per non parlare della emanazione dei decreti attuativi, è ancora lungo, mentre i tempi della legislatura regionale vanno restringendosi sempre più.
Nella prossima primavera, infatti, sono previste le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale e già dal mese di gennaio verrà sospesa l'attività legislativa.
E' legittimo, insomma, chiedersi se con tempi così ristretti sarà possibile completare il percorso che dovrebe portare alla emanazione della legge...
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