lunedì 25 giugno 2012

Carcadè... per combattere il caldo


Il carcadè (Hibiscus sabdariffa L.) è entrato nell'uso comune in Italia nei primi decenni del secolo scorso, era un prodotto coloniale e proveniva da Eritrea ed Etiopia come alternativa autarchica al tè e al caffè.

E' originario delle Indie Occidentali, narra infatti la leggenda come il dio Brhama abbia fatto spuntare quest'arbusto per soccorrere un santone allo stremo delle forze, mentre portava soccorso a degli appestati. Mangiando questi fiori il sant'uomo riprese vigore per proseguire la sua missione, da cio la fama di di "fiore della salute".

Il carcadè si ottiene per infusione dei bellisimi fiori di ibiscus, ha un gusto acidulo e proprietà emollienti e dissetanti, è utile come regolarizzatore delle funzioni epatiche grazie ai composti polifenolici. Ricco di vitamine, in particolare la C, è un buon antinifiammatorio, lenitivo e leggermente lassativo. Recenti studi  confermano significative proprietà antiossidanti. Preventivo nell'ipertensione, è utile contro il colesterolo alto.
Bevuto freddo è estremamente dissetante.

Il carcadè del commercio equo solidale è prodotto da Meru Erbs nel Kenia centrale nella zona abitata dalle etnie Tharaka e Imenti. La ONG A.E.S. di Padova si è impegnata nella realizzazione di un progetto di irrigazione che consente a diverse centinaia di famiglie di coltivare prodotti destinati al proprio sostentamento e all'esportazione come il carcadè. La lavorazione delle materie prime, dalla raccolta all'essiccazione, alla setacciatura avviene secondo sistemi rigorosamente naturali. Troverete quì maggiori dettagli sul progetto di Meru Erbs.

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