domenica 24 maggio 2020

Cronache di un impresa alle prese con il Covid19 e della ripartenza

La riapertura dopo il lockdown per contenimento Covid19, raccontata da una piccola bottega di Bologna.


E' passata una settimana dalla riapertura del 18 maggio e vogliamo condividere con voi la nostra esperienza perchè si tratta di una fase storica unica e ci sembra giusto lasciare un piccolo ricordo che narri quello che abbiamo vissuto:

* di quando la consulente del lavoro ci ha fatturato 250 euro per ogni domanda di cassa integrazione in deroga (per noi due dipendenti) e l'importo si ripete per ogni ulteriore domanda (per inciso la cassa integrazione ricevuta supera a malapena i 300 euro);
* di quando la banca ti chiede di firmare una garanzia personal per i 5000 euro che non sono coperti da Confidi e poi non nè la banca nè Confidi ti fanno sapere più nulla;
* di quando cerchi delle mascherine FFP2 e ti sembra di essere piombata in una carboneria per pochi adepti;
*di quando ti metti in gioco studiando nuove piattaforme di streaming e provi soddisfazione per averlo fatto;
* di quando da casa imposti F24 con credito d'imposta cercando il codice tributo e contemporaneamente interroghi tuo figlio sul congiuntivo del verbo "andare";
* di quando la macchina di famiglia diventa il magazzino;
* di quando la banca ti chiede come si ripartisce il capitale sociale di una cooperativa (ndr i soci delle coop non hanno quote o azioni, chi lavora in banca dovrebbe saperlo)
*di quando ogni minimo ordine, anche da 10 euro, diventa fondamentale per continuare ad esistere;

* di quando la prima settimana di riapertura sembra il ritorno dopo l'esilio e tutti passano a salutare e chiedere come stai e ti dicono di resistere, ti fanno sapere che ci sono

E noi grazie a questi clienti, che sono diventati amici, ci sentiamo meno sole!
GRAZIE A TUTTE E TUTTI

A narrare siamo Linda ed Emanuela, le due socie lavoratrici di C'è un mondo.

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